Strategía a uso del dimostratore

Strategía — a uso del dimostratore nei confronti del cliente interessato a difendersi dall’ «inquinamento invisibile».

  1. Convenevoli.
  2. Prova del polso (acetilcolina) per trovare zona neutra (no 5G, no gamma dal suolo, no wifi, eccetera).
  3. Il polso tiene.  [Se non tiene, spostarsi di conseguenza]
  4. Ripetere la prova del polso appoggiando il palmo della altra mano sulla “bocca dello stomaco”.  Il polso tiene.  Se non dovesse tenere, riprovare sulla area sopra il cuore a sinistra.  Altrimenti riprovare su una guancia nei pressi della ghiandola parotide.  È essenziale trovare una zona sensibile neutra sul corpo del cliente.
  5. Chiedere al cliente se usa degli integratori o dei medicinali quotidianamente.  In mancanza di ciò, chiedere di produrre una bustina di tè.
  6. Decontaminare il prodotto sul dispositivo GUM® (senza dare spiegazioni, meno si parla e meglio è).
  7. Chiedere al cliente di tenere con una mano il prodotto alla altezza della bocca dello stomaco (o altra zona sensibile neutra) e con l’altra mano effettuare la prova del polso (il polso tiene).
  8. Cercare sul cliente la presenza di un fotone gamma per mezzo di antenna di Lecher/Marconi/Limardo (più veloce) oppure con il dispositivo GUM® o trapunta Geoprotex® piccola.
  9. Appoggiare il prodotto del cliente sul fotone testé trovato sul corpo per circa un minuto.
  10. Ripetere la prova del polso con il prodotto poggiato nuovamente sulla bocca dello stomaco e verificare che il polso NON TIENE in questo caso.
  11. Chiedere al cliente se è interessato a scoprire la origine del problema.
  12. In caso positivo, chiedere di potere ispezionare la zona letto dove dorme abitualmente da alcuni anni.
  13. In caso negativo, salutare e ringraziare lasciando un biglietto da visita (qualora ci ripensi, il cliente saprà come ricontattarci).
  14. Ispezionando la zona letto, rilevare il punto gamma proveniente dal sottosuolo in corrispondenza del fotone rilevato sul corpo.  Effettuare nuovamente la prova del polso appoggiando la altra mano sul punto gamma rilevato nel letto.  Confermare il risultato (il polso non tiene).
  15. Effettuare controprova inserendo tra mano e letto un dispositivo di protezione Geoprotex® (trapunta o GUM® o anche copribottiglia se si vuole).  Il polso tiene.
  16. Concludere affermando che è scientificamente provato che dormendo in zona protetta (con dispositivi certificati Geoprotex®) per almeno tre o quattro mesi (in assenza di onde anomale autogenerate, comunque annullabili in trenta giorni con i cerotti Skudo®) tutti i fotoni gamma presenti sul corpo vengono eliminati naturalmente per “mancanza di alimentazione”.
  17. Specificare, se ne vale la pena, che i fotoni gamma sono radiazioni ionizzanti polarizzate catalogate dallo IARC in Classe 1 (sicuramente cancerogene).

Arrivederci e grazie.

(Si ringrazia il sig. Valentino per i suggerimenti condivisi).


Crediti fotografici: https://icon-icons.com/it/users/8FoJd4rKouEO34BVrVhR3/icon-sets/



Vuoi difenderti dall’ inquinamento invisibile? Entra in contatto con l’ autore premendo uno di questi bottoni:
contattaci per posta elettronica
Posta elettronica
scrivici su Telegram
Messaggio Telegram
Scrivici su Whatsapp
Messaggio Whatsapp

Articoli consigliati