La polmonite bilaterale

Recentemente mi è capitato di parlare con una persona che circa una ventina di anni fa era stata ricoverata in ospedale, e trattata pesantemente con antibiotici per diverse settimane, a causa di una forte polmonite bilaterale che lei sostiene di avere contratto durante un viaggio in aereo.  Fosse successo oggi, la signora avrebbe rischiato grosso – risultando «positiva al tampone COVID» gliene avrebbero fatte di tutti i colori e magari sarebbe finita intubata per poi passare a miglior vita – ma per sua fortuna all’ època la malattia da raffreddore veniva trattata come tale e pur con molte complicazioni le cure funzionarono e lei si salvò senza ulteriori strascichi.

Questo argomento è venuto fuori perché eravamo in una riunione di dimostrazione del funzionamento della antenna periscopica di Lecher-Marconi-Limardo e con essa avevamo rilevato la presenza di una radiazione gamma puntiforme su un polmone con l’ aggiunta anche della presenza di una traccia elettromagnetica che attraversava tutto il petto in maniera orizzontale e che era dovuta all’ effetto della acqua sotterranea che scorre in «alveo libero».  La combinazione era interessante perché il punto gamma si sovrapponeva precisamente alla traccia acquifera e quindi ne amplificava la pericolosità in maniera biunivoca.

Ho pensato di indagare ulteriormente facendomi dire le date di quando la malattia era accaduta in relazione al periodo di abitazione della casa che presumibilmente era interessata dal fenomeno dell’ inquinamento invisibile di tipo tellurico e in effetti la signora mi ha detto che lei abitava già lì, insieme al marito, da alcuni anni, prima che si verificasse l’ episodio della polmonite.

Dunque, vi è come minimo una forte correlazione tra l’ indebolimento degli organi interessati – dovuto alle radiazioni – e l’ effettivo verificarsi, dopo pochi anni di stazionamento, della patología che la ha cosí tanto danneggiata e dalla quale, fortunatamente, è potuta uscire incolume.  Ovviamente, la pericolosità dell’ inquinamento invisibile è di tipo probabilistico, nel senso che la minaccia è subdola e richiede in genere altre concause affinché possa dare luogo a danni sanitarî veri e proprî, nella stragrande maggioranza dei casi, e qui in ispecie nei successivi vénti anni non si sono verificati ulteriori episodî, per fortuna.

Ora il problema è:  c’è da fidarsi che la traccia acquifera e il punto gamma siano ancóra innocui in futuro?  E per quanto tempo?  Non sarebbe meglio eliminare del tutto queste influenze negative e ridurre sostanzialmente ogni rischio?

Per meglio rispondere a queste domande, dovevamo raccogliere altri dati e cosí ho chiesto al marito della signora, che era presente alla nostra dimostrazione, di potere verificare se per caso anche lui non fosse interessato dallo stesso fenomeno e infatti, che sorpresa!, la traccia acquifera continuava anche sul suo corpo dato che la coppia ha sempre vissuto insieme dormendo nello stesso letto matrimoniale sin da quando abitano in quella casa.  Indagando con la antenna nella zona dei polmoni del marito abbiamo scoperto che anche lí vi era la presenza di un punto gamma, ma a una distanza di circa due centimetri rispetto alla linea della traccia acquifera, a indicare un pericolo minore.

Resta comunque nel libero arbitrio delle persone interessate decidere se intervenire con la schermatura e la successiva decontaminazione oppure lasciare le cose come stanno, non ritenendo la questione degna di ulteriori approfondimenti.


Crediti fotografici:  Sanitario vettore creata da alvaro_cabrera – it.freepik.com




Vuoi difenderti dall’ inquinamento invisibile? Entra in contatto con l’ autore premendo uno di questi bottoni:
contattaci per posta elettronica
Posta elettronica
scrivici su Telegram
Messaggio Telegram
Scrivici su Whatsapp
Messaggio Whatsapp

Articoli consigliati